Il Parco Museo ferroviario Met.Ro. Roma Porta S.Paolo


In occasione della notte bianca, tenutasi a Roma sabato 18 settembre 2004, si è svolta, tra le tante manifestazioni, l'inaugurazione del Parco Museo ferroviario Met.Ro. Roma Porta S.Paolo; alla presenza dell'Assessore ai trasporti del comune di Roma, Mario Di Carlo. Finalmente dopo tanti anni si realizza un sogno auspicato dalla moltitudine degli appassionati ferroviari di Roma e dei dipendenti delle aziende di trasporto pubblico cittadine, che con cura e devozione, hanno seguito questi mezzi fino alla fine dei loro giorni...fine avenuta fortunatamente su un binario a scopo museale.. Mi scuso fin d'ora per la scarsa qualità delle immagini, ma bisogna tener conto che sono state scattate con un apparecchiatura digitale compatta, senza l'ausilio del treppiede.


Il locomotore 1 della ferrovia Roma - Fiuggi - Alatri - Frosinone


Proveniente dal deposito officina di Centocelle, questo locomotore è di costruzione del 1915 dalla Breda per la parte meccanica, e la AEG Thomson Houston per quella elettrica; faceva parte di un gruppo di quattro unità messe in servizio in concomitanza all'apertura della linea. Salvatosi da sicura demolizione è stato restaurato e destinato a scopo museale; altro esemplare si trova ora presso una proprietà privata di un appassionato di trasporti a Colonna (RM), mentre il locomotore 4 è tutt'ora in deposito ed usato per l'eventuale rimorchio di treni in avaria


Il locomotore 5 della ferrovia Roma - Lido di Ostia


Anche questo locomotore è originario della costruzione della ferrovia per Ostia Lido in un gruppo di nove unità, anno 1922, di provenienza dal deposito officina Magliana, di costruzione Carminati e Toselli per la meccanica e la Tecnomasio Italiano Brown Boveri per l'elettrica; ha fatto la spola tra Roma Porta S.Paolo e Lido di Ostia Cristoforo Colombo al traino di treni passeggeri formati da carrozze, fino alla fine degli anni '80 quando tutto il gruppo fu inviato per la revisione generale presso la Italferr Sud di Pomezia (RM); una volta tornato, però, non ha più circolato in quanto nel 1990, in occasione dell'apertura della Metro B da Rebibbia a Laurentina, è stato emanato un ordine di servizio che impedisce la circolazione alle MR100, 200 ecc. per problemi di sagoma, di conseguenza questi rotabili vengono in blocco trasferiti sulla Roma - Lido e il vecchio materiale rotabile viene accantonato. Da notare che due locomotori non sono mai tornati a Roma e sono tutt'ora custoditi all'interno dell'azienda che si è occupata della revisione.


L'elettromotrice ECD 21 della ferrovia Roma - Civitacastellana - Viterbo


Tolto di recente dal servizio per destinarlo a scopo museale, era assegnato al deposito officina di Catalano; le sigle ECD significano rispettivamente Elettromotrice, C Classe Terza, D Bagagliaio, costruito nel 1931 dalle Officine Meccaniche della Stanga per la meccanica, e sempre dal Tecnomasio Italiano Brown Boveri per la parte elettrica; ha svolto servizio insieme alle altre unità del gruppo in maniera esclusiva fino agli anni '80, quando l'arrivo delle elettromotrici Firema hanno iniziato ad alleggerirlo dalla totalità delle corse.


Tram Urbinati 404 delle tranvie dei Castelli Romani


Pezzo forte del museo è la Urbinati 404 delle tranvie dei Castelli Romani, famosa al mondo per avere le due casse snodabili per via della giostra Urbinati, invezione brevettata dall'Ing.Mario Urbinati della STEFER nel 1941, questo tram, insieme agli altri del gruppo hanno fatto servizio urbano sull'ultima linea tranviaria Termini - Cinecittà fino al 15/2/1980, il giorno dopo aprì la Metro A da Ottaviano a Cinecittà e i tram finirono i loro giorni nel deposito officina dell'Alberone. In occasione di una mostra al Colosseo nel 1984 il tram fu prelevato dal deposito e restaurato, ma successivamente fu portato nel deposito officina della Metro A di Osteria del Curato dove ahimè stando all'aperto fu in balia delle intemperie fino all'attuale restauro. Un altro tram Urbinati si trova attualmente presso la Rimessa ATAC Grottarossa, mentre un altro (402) è di proprietà del pluriappassionato romano di trasporto pubblico Giuseppe De Grisantis.


L'interno della Urbinati 404, con particolare sulla giostra Urbinati che unisce le due casse


Ospite d'eccezione sulla 404 è l'Assessore ai trasporti del Comune di Roma, Mario Di Carlo, qui mentre viene intervistato dal alcuni giornalisti


Altro rotabile, sicuramente meno conosciuto ma non di meno conto, è il carro scala per la manutenzione della linea aerea della ferrovia Roma - Fiuggi - Alatri - Frosinone


Il Carro Merci 1 delle tranvie dei Castelli Romani, allestito nel deposito dell'Alberone nel 1951 riutilizzando un precedente telaio


Un carrello di ispezione linea della ferrovia Roma - Civitacastellana - Viterbo costruito negli anni '50 da un casellante riutilizzando un telaio Piaggio


Pesa del deposito STEFER dell'Alberone


Ma il museo non finisce qui, sono anche esposti modelli, plastici ed altri cimeli ferroviari come il plastico "Uno sguardo su Roma" costruito dall'appassionato Vittorio Naldini di Roma. Questo vuole rappresentare a grandi linee e fuori scala il nodo ferroviario di Roma. Alcuni moduli sono ancora in costruzione.


Il Bivio Tuscolano, Porta Maggiore, la Sopraelevata di S.Lorenzo e la ferrovia Roma - Fiuggi - Alatri - Frosinone


La stazione FS Roma Ostiense, quella MET.RO. di Roma Porta S.Paolo, la Piramide e anche il Gazometro


La stazione FS Roma S.Pietro, il Cuppolone, il Viadotto del Gelsomino, il Faro del Gianicolo e la Galleria Principe Amedeo Savoia Aosta


Particolare di una Socimi in quel che dovrebbe essere Piazzale Prenestino (si notino Via L'Aquila e Circonvallazione Casilina). Sullo sfondo, un treno per Pantano


All'interno di alcune vetrine sono custoditi alcuni modelli di tram romani costruiti sempre da Vittorio Naldini e Mario Trinchieri e alcune pubblicazioni del Gruppo Romano Amici della Ferrovia e della Filopress


Cimeli vari: una lanterna, un telefono STEFER, un telegrafo...un fotografo riflesso sul vetro...


Apparecchiatura per la ripetizione in cabina dei segnali


A chiudere l'esposizione c'è il plastico Urbinati, rappresentante la stazione e la centrale elettrica di Osilo, è stato donato dalla famiglia dell'omonimo ingegnere


Questa è la storia di una grande famiglia...


Un piccolo sguardo sull'oscuro passato di alcuni rotabili esposti...

L'elettromotrice 70 delle tranvie dei Castelli Romani durante la permanenza alla Rimessa ATAC Grottarossa, prima e dopo il restauro, fatto operare dal capodeposito verso la fine del 2001 per l'ottenimento degli standard europei di certificazione dell'impianto. Attualmente si trova nello scalo merci di Roma Porta S.Paolo in attesa di essere sistemata all'interno del museo

 

Lo stato pessimo in cui versava la 402, qui accantonata dentro al deposito dell'Alberone nel febbraio del 1989


Si ringrazia

Antonio Di Domenico: per la fotografia della 402 all'Alberone

Tutto il personale Met.Ro. per la fattiva collaborazione nella riuscita dell'operazione

 

Sigle

FS: Ferrovie dello Stato

MET.RO: Metropolitana di Roma

STEFER: Società tranvie e ferrovie elettriche romane


Ultima Revisione Pagina: 25/9/2004