In viaggio da Fabrica di Roma ad Orte


Sabato 2/6/2001 Omar, Giovanni ed io decidiamo di andare a fare un escursione sulla ferrovia Civitavecchia - Orte, l'appuntamento è alle 9:15 a Piazzale Flaminio davanti alla statua dell'Ing. Ernesto Besenzanica, colui che ha progettato la ferrovia Roma - Civitacastellana - Viterbo, sul binario 1 troviamo il treno che ci porterà a Fabrica di Roma, un Firema extraurbano orrendamente graffittato, il treno 1702 parte da Roma alle 9:30, l'arrivo a Fabrica è previsto per le 11:16, chiediamo di poter sbirciare dalla cabina di guida ma il capotreno ce lo nega (ma noi guardiamo attraverso il vetro). Partiamo, a Castelnuovo di Porto incrociamo il treno 1501 proveniente da S.Oreste ed effettuato da un Firema Urbano, poi a Civitacastellana incrociamo il treno 1703 proveniente da Viterbo ed esercitato da un Firema Extraurbano un pò meno graffitato del nostro, poi arriva la sorpresa, a Catalano vediamo due operai intenti a pulire un Firema Urbano a mano con delle spazzole ma nel frattempo siamo arrivati a Fabrica.


Un operaio delle pulizie durante la pulizia di un Firema urbano


 Dopo aver controllato che l'aiutante di movimento della stazione non ci guardi, ci incamminiamo verso il raccordo ferroviario che porta alla stazione di Fabrica FS, lo stato del raccordo non è dei migliori, la catenaria è quella originale del 1932 e stessa cosa per l'armamento che in alcuni punti è proprio deformato, il cancello che separa la proprieta Met.Ro da quella FS si apre a spinta (chissà perché...).


La stazione di Fabrica di Roma vista dal lato interno


 La luce del sole si riflette sul segnale di partenza di Fabrica e lo fa sembrare acceso, in questo tratto di linea stavano procedendo i lavori di ammodernamento, per la trasformazione in DCO con CTC tutti i PL sono stati automatizzati qualche mese prima della chiusura della linea sebbene già si sapesse che la linea sarebbe stata chiusa, in seguito i meccanismi sono stati smontati dai tecnici FS per essere riutilizzati su altre linee; inoltre sono stati montati i nuovi segnali luminosi al posto delle vecchie ali semaforiche, i cui pali sono stati segati su tutta la linea. La stazione di Fabrica è chiusa e non si può entrare, ci sono addirittura le sbarre alle finestre, molto tempo fa era anche una grande stazione, avendo due binari (più gli altri due del raccordo), lo scalo merci con il piano caricatore, la sagoma limite e la bilancia pesa carri, oltre alla colonna idraulica utilizzata per il rifornimento dell'acqua per le locomotive a vapore. In caso di un eventuale riapertura della linea la stazione sarebbe molto utile agli abitanti perchè si trova all'interno del paese anche se non proprio in centro.


 Ci incamminiamo alla volta di Corchiano, in questo tratto la linea è prevalentemente in rettilineo e senza trincee sebbene ai lati della massicciata ci siano tantissimi alberi alti che impediscono la visione ma dopo di essi si apre la vallata in corrispondenza del ponte sul Fosso Cenciano alto 40 metri e costruito con 6 arcate di 12 metri ciascuna


Viadotto sul fosso Cenciano


 Dopo il PL e la vecchia CC la linea ha due curve dal raggio molto largo e subito dopo si passa il ponte che sovrappassa la ferrovia Roma - Civitacastellana - Viterbo, pochi metri piu' avanti si intravede il FV di Corchiano.


Ponte sulla ferrovia Roma - Civitacastellana - Viterbo


La fermata di Corchiano vista dal lato interno


 La stazione di Corchiano è lontana circa 4 km. dal paese ma è vicina all'oasi del WWF, il FV è abitato e i padroni di casa si sono anche appropriati del piazzale antistante la stazione (che è raggiungibile tramite una strada sterrata che si dirama da una strada asfaltata), il modulo della stazione è a 3 porte (come del resto tutte le altre della linea ad esclusione di Civitavecchia, Capranica, Ronciglione e Orte) e ancora si nota la scritta "Bagagli e Merci" da ciò si deduce che una volta Corchiano era stazione, aveva lo scalo merci e un binario d'incrocio,in seguito è stata declassata a fermata, probabilmente negli anni '60 durante un cambio di armamento in quanto dei deviatoi che conducevano al secondo binario non ce ne è rimasta traccia. La stazione è chiusa ma ad accoglierci ci sono tre cani che ci abbaiano contro. Decidiamo di fare una sosta. 


Ponte sul Fosso Aliano nei pressi di Gallese Bassanello


Dopo una mezz'oretta ripartiamo alla volta di Gallese Bassanello, e nel nostro cammino passiamo in mezzo ad alberi di nocciole e sporadiche trincee, in questo tratto tutte le casse dei circuiti di binario sono state pesantemente saccheggiate (dentro, al massimo ci si può trovare un accumulatore e alcuni fili elettrici),dopo alcune curve ed un viadotto si vede il vecchio stante del segnale ad ala di protezione della stazione e dopo un lungo ponte c'è un cavalcavia in pietra e siamo arrivati. 


La stazione di Gallese Bassanello vista dal lato interno


Il piazzale antistante la stazione e il cancello di ingresso all'ex scalo merci e alla Socofer


A Gallese Bassanello c'è un raccordo per la Socofer che produce armamento ferroviario, il FV è chiuso ma da fuori vediamo molti moduli e materiale appetibile per ogni ferroamatore che si rispetti, alla stazione ci si arriva solamente da una strada asfaltata che finisce dentro al cancello della fabbrica, ma non sembrano passarci molte automobili. Nel piazzale della fabbrica sono parcheggiati alcuni carri merci pieni di rotaie che probabilmente non aspettano altro che il 245 da Orte che li venga a prendere.


Ponte sul Fosso Cupo nei pressi di Castel Bagnolo di Orte


 Oltre Gallese Bassanello la linea comincia la sua discesa che termina ad Orte, di qui fino a Castel Bagnolo di Orte ci sono alcuni PLA con barriere (tutti fuori servizio) su strade secondarie di cui a mio avviso sarebbero bastati dei PLA con segnalamento ottico - acustico ed un viadotto, alcuni rettilinei ed alcune curve ma si sta quasi sempre in trincea, o di mattoni o fatta dalla coltre dei boschi che si trovano ai lati della ferrovia.


La fermata di Castel Bagnolo di Orte vista dal lato interno


Qui invece dal lato esterno


 Arriviamo a Castel Bagnolo di Orte dove troviamo la desolazione più totale (in origine nata come stazione, fu declassata a fermata almeno fin dal 1988 ma probabilmente anche prima, finchè poi fu soppressa), l'unica strada di accesso è una viuzza sterrata che arriva su un altra carrareccia e poi non so per quanto si deve continuare prima di arrivare ad una strada asfaltata; nelle vicinanze c'è solo la vecchia casa cantoniera ed una fattoria. Il FV è aperto ma c'è una scritta che avvisa che l'edificio è pericolante, infatti il tetto è crollato, all'interno troviamo molti fascicoli orario e circolari in genere, ma già c'è stato qualcuno prima di noi che ha spaccato il vecchio telegrafo e ha provato a smurare la cassaforte dove venivano contenute le chiavi dei fermascambi.


Portale della Galleria Radigara lato Capranica


Portale della Galleria Baucche lato Capranica


 Dopo una lunga sosta ripartiamo alla volta di Orte, in questo tratto la linea corre a mezza costa e non ci sono trincee ma solo due gallerie, lo si può definire il tratto panoramico della ferrovia che permette di osservare tutta la bellissima valle del Tevere e le sottostanti linee Roma - Chiusi DD e LL; solo nell'ultimo tratto dal PLA al km 83,001 ad Orte la percorrenza diventa un pò noiosa a causa delle eccessive abitazioni ai lati della linea con i cani che ai nostri passi non fanno altro che abbaiare scambiandoci per ladri di galline. Subito prima del PL al km 84,978 troviamo il segnale di protezione di Orte con aspetto rosso e il relativo avviso con aspetto giallo, purtroppo ad Orte c'è la Polfer e preferiamo percorrere l'ultimo tratto lungo la strada per evitare inutili discussioni. Stanchi ma felici andiamo a dare un occhiata al 245 che sosta su uno dei tronchini in direzione Civitavecchia e che presto sarebbe andato alla Socofer a caricare la tradotta di rotaie. Per tornare a Roma prendiamo il Diretto 2317 delle 21:04 Firenze SMN - Roma Termini, giacché abito nei pressi di Roma Tiburtina scendo li e mi trovo in sosta sul binario 20 una tradotta con i mezzi militari che sono stati impegnati per la parata militare svoltasi nella mattinata al centro di Roma.


Si ringrazia:

Omar Cugini e Stefano Foschi per le informazioni fornite per la realizzazione di questa pagina.

 

Sigle

CC: Casa Cantoniera

CTC: Controllo Traffico Centralizzato

FM: Fabbricato Merci

FV: Fabbricato Viaggiatori

DCO: Dirigenza Centrale Operativa

DD: Direttissima Roma - Firenze

LL: Linea Lenta Roma - Firenze

PL: Passaggio a Livello

PLA: Passaggio a Livello Automatico


Ultima Revisione Pagina: 29/5/2002